Su ali
d'aquila

 

Testimonianze su
Santa Scorese
   (1968 - 1991)

"Foglio di collegamento" n.5 - Marzo 1995


Un tuffo nei ricordi | Fuori dal tunnel | "Maria parte della mia vita" | A Santa | In sintonia con te, Signore, come Santa | Acrostico per Santa | Come Santa | "Mi bastava sentire la sua voce" | "Ciao Santina!"

Per una Nota introduttiva su questi "Fogli di collegamento", contenenti le prime testimonianze su Santa Scorese, vedi: "Su ali d'aquila" - Novembre 1993.


Un tuffo nei ricordi (Antonella)

6 Febbraio 1995

Lunedì 6 febbraio, compleanno di Santa. Di anno in anno, di agenda in agenda... perché tu ci sei.

Ti ho pensata più volte in questa giornata. Ora, prima di addormentarmi, un tuo scritto mi fa incontrare ancora una volta con il tuo cuore: semplice, deciso, preoccupato, generoso, grande, innamorato dell'Amore.

Un tuffo nei ricordi. Sorrisi, serenità, Dio.
Grazie Santa per quello che sei stata, grazie per quello che sei.
Spengo la luce, mi riavvolgo nelle coperte. Bella questa giornata con te!

Fuori dal tunnel (Rosa Maria Scorese)

[Foto di Sr Maria Noemi - Carpineto Romano]

Ogni anno, alla fine di ottobre, quando il buio calava presto al pomeriggio sui nostri libri e l'ora solare tornava a spegnere la gioia dell'estate, ci sembrava di entrare in un tunnel lunghissimo, dal quale saremmo riuscite ad uscire solo a marzo, quando la luce avrebbe ricominciato ad illuminare a lungo i nostri studi, i nostri discorsi, le risate, i sogni, le passeggiate.

Già: l'inverno era per noi proprio una interminabile galleria! La fine di marzo era il nostro sentirci veramente e nuovamente vive. Ed era così tutti gli anni. Non ci dimenticavamo mai di questa immagine.

Quel tuo ventitreesimo marzo, sei uscita con grande slancio dal tunnel ed hai incontrato ancora la luce, anzi... la LUCE.


Dal Diario di Santa Scorese
[7 marzo 1987]

"Maria parte della mia vita"

"Sono veramente amareggiata!
Può sembrare strano, ma sento che Maria è così parte della mia vita che se qualcuno parla contro Lei sento che viene fatto del male a me.

Oggi Sestilio mi ha fatto davvero riflettere su alcuni atteggiamenti che i cattolici poi possono assumere. Come è possibile insistere dicendo che Maria non era vergine e dire che questo dogma è per deficienti?

Capisco che la ragione, la scienza, ti danno la prova che ciò non è possibile, ma credo che Maria non sia una come noi e che non capita certo ogni giorno che nasca un figlio che è Dio. Penso proprio che sia una grande cattiveria affermare inoltre che il papa dovrebbe pensare ai suoi affari piuttosto che parlare, nelle sue encicliche, di genetica.

Mi chiedo: se Gesù oggi fosse tra noi non affronterebbe gli stessi problemi? E allora visto che il papa rappresenta Dio sulla terra, perché non dovrebbe ammaestrare noi cristiani? Oggi ho sentito che non potevo star zitta e lasciare che venissero dette queste cose senza che nessuno le smantelli.

Probabilmente non ho seguito la tattica gen, ma penso che chiunque al mio posto avrebbe cercato di difendere le tesi in cui noi crediamo per fede.

Pensavo a come la Madre e l'Eterno Padre stessero soffrendo in quel momento, e anch'io sentivo un grande dolore per questo. Se penso poi alla frase di Gesù sulla croce: "Madre ecco tuo figlio. Figlio ecco tua Madre", vedo quanto siamo ingrati nei confronti di Maria, che proprio nel dolore più grande ha avuto tanto amore per accogliere non un suo figlio, ma l'intera umanità."

"Sai bene, Signore, quali sentimenti ho nel cuore... Dammi la capacità
di amare, di avere un cuore aperto
a 360 gradi per essere per te
e per il mondo.

Rivedendo ciò che hai compiuto
in me lascia che canti il mio Magnificat e con Maria possa incamminarmi sulla
strada che conduce
alla vita senza fine!"

[Santa Scorese, Diario, 30 dicembre 1988]


A Santa (Pasquina)

Quando le immagini della guerra mostrano i volti tristi e spenti di quei bimbi che hanno diritto a vivere la loro infanzia, allora sei lì per ricordarmi che cercare di fare qualcosa per loro è mio dovere. Quando sono circondata da gente ipocrita e falsa che mi vorrebbe a loro somiglianza, allora sei lì per ricordarmi che essere autentici è importante anche a costo di andare contro corrente.

Quando tutto mi sembra brutto e cattivo, allora sei lì per ricordarmi che ci sono anche i buoni, come te, e che c'è sempre un filo di speranza. Quando le lacrime rigano il mio volto, allora sei lì, accanto a me, per asciugarle e per ricordarmi che Lui ascolta le mie preghiere.

In sintonia con te, Signore, come Santa (Luigi)

Signore,
fa' che entri sempre più in sintonia con Te,
affinché sull'esempio di Santa Scorese
possa essere sempre più
coerente nei miei impegni.

Gesù,
ti prego perché io possa fare della mia vita
un dono per gli altri
e dammi la forza di non abbattermi
di fronte alla minima difficoltà
che incontrerò sul mio cammino.

Signore,
fa' che io non sprechi
la mia vita,
ma aiutami a giocarla
per i grandi valori,
come ha fatto Santa,
mettendoli a servizio
dei più poveri,
dei più piccoli,
dei più semplici.
Signore, questo io ti chiedo.
Amen!

Acrostico per Santa

S ignore, Tu ci hai detto:
A ma il prossimo tuo come te stesso.
N oi non ne avevamo bene inteso il significato,
T u sei riuscito a trovarci un modello,
A iutaci ad imitarlo.

S anta è quel modello!
C on la sua vita è riuscita a dare a molti il sorriso,
O ccasione per noi è stata, per riscoprire il volontariato.
R icordarlo non basta:
È continuare la sua opera, il bello.
S eguiamo con fede il suo esempio ed imitiamola,
E nei cuori della gente la faremo rivivere.

Santa Scorese all'età di 8 anni, a Bari.


Come Santa (Tommaso)

Amico Gesù,
fonte infinita di amore,
guida il mio cuore
alla completa donazione agli altri,
perché come Santa Scorese,
modello unico di concretezza evangelica,
anch'io possa allargare le braccia
e accogliere i poveri, i malati,
gli abbandonati,
sicuri che in essi troverò il tuo volto
che si illuminerà di gioia.
Amen.

"Mi bastava sentire la sua voce" (Stefania)

Si, conoscevo Santa.
È per me stata subito modello di vita.
La conoscevo e l'ammiravo, e malgrado la nostra amicizia sia stata breve, ho avuto l'opportunità di conoscerla a fondo.

Ho conosciuto Santa che amava il Signore, che voleva essergli vicino, che lottava per lui, desiderava che tutti lo amassero e soffriva se qualcuno lo rinnegava o disprezzava.

Ho conosciuto Santa che cercava nel prossimo sempre il lato migliore, l'aspetto positivo, Santa che mi diceva: "Hai problemi con qualcuno? Chiarisciti, non lasciare che l'orgoglio possa rovinare o turbare un'amicizia, parla con chi ti è accanto e vedrai, starai bene con te stessa. Solo così ti conoscerai e conoscerai veramente chi ti è accanto".

Ho conosciuto Santa che avrebbe dato tutto per gli altri. Ero con lei quando si recava alla Croce Rossa Italiana dove prestava servizio di volontariato, ero con lei quando si recava a casa di una giovane famiglia in difficoltà, ed ero con lei quando delle volte chiedeva aiuto al Signore, quando chiedeva la forza per poter continuare a fare del suo meglio, ogni volta era sempre più forte, più felice, perché diceva che malgrado la sua piccolezza LUI l'amava.

Ma ho anche conosciuto Santa allegra, gioiosa, simpatica, e quando ero triste o qualche problema mi affliggeva, mi bastava sentire la sua voce e tutto tornava alla normalità. Sapeva sempre aiutarmi quando ne avevo bisogno.

Era allegra, socievole, disponibile. È difficile riuscire a dire quello che era veramente: solo chi ha avuto la fortuna di conoscerla può sapere come veramente era Santa. Devo a lei grandi cambiamenti che sono avvenuti in me. Ho perso una persona eccezionale, l'unica vera amica che avevo, anche se so che mi è sempre vicina.

Quando Santa mi ha e ci ha lasciati, ho pensato che sarebbe stato meglio se non l'avessi mai conosciuta, così non avrei sofferto. Ma poi mi sono pentita di aver pensato una cosa del genere, perché le devo davvero tanto. Ora ringrazio il Signore di aver reso possibile la nostra amicizia.


"Ciao Santina!" (Mimma)

Santina,
so che mi stai guardando e ascoltando. In quelle poche occasioni in cui ci siamo incontrate quando è capitato, a volte io mi son soffermata a parlare un po' con te del più e del meno. Mi dispiace tanto che le nostre strade non si siano incontrate più spesso.

Ma da quel poco che ho sentito dire qua e là in questi giorni, ho notato che nel tuo viso, nei tuoi occhi, c'era qualcosa di diverso dagli altri volti. C'era il Tuo Dio, il Tuo Gesù, anche se nulla sapevo dei progetti che tu avevi.

Sai Santina, la tua morte è stata per me un colpo, ma ti ho vista come sotto un flash che mi ha confortata: ho visto Gesù che con le braccia protese verso di Te Ti aspettava mentre salivi da Lui in cielo.

Santina, adesso che stai con Lui, non dimenticarti di pregare per noi poveri peccatori, che siamo ancora qui a penare su questa povera terra, ottienici dal Signore la pace di cui adesso sei ripiena. Facci assomigliare a te, sei stata un fiore nascosto tra la gente, e noi non ti abbiamo scoperto pienamente.

Ciao Santina! Pensaci da lassù! E di' qualcosa nel cuore anche a questa povera anima che voleva volare dove sei tu adesso. Adesso stai cantando nel coro degli Angeli al Signore, con la bella voce che avevi!

"Tutte le creature sono lettere d'amore di Dio: se lo vogliamo, in esse possiamo leggere, da esse possiamo imparare a capire." (Roland Leonhardt)


Redattori e collaboratori del "Foglio di collegamento" di Marzo 1995: Antonella Bianco, Mario De Filippis, Mimma Dellerba, Stefania Lasalandra, Pasquina Monopoli, Tommaso Occhiogrosso, Luigi Pietanza, Rosa Maria Scorese, Giusy Sivilli, Dino Tarantino, Paola Zaccheo.


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"Su ali d'aquila" n.4 - Dicembre 1994 "Su ali d'aquila" n.6 - Marzo 1996


E-mail: gesunuovo@yahoo.it

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