Santa Scorese:
"Con Maria, vivo così"
- II

Carmencita Maria Picaro

" Vangelo fatto vita" -- Sulle orme mariane di Francesco -- Nello stesso mistero d'amore -- Una vita intensa
Una vita vivace -- Vita in Maria -- Vita in ricerca e preghiera -- Vita orientata verso Dio -- Una vita donata

Una vita vivace.

Così la ricorda la sua amica Maria: "Con Santa mi trovavo bene perché era una ragazza dinamica, viva, allegra, piena di iniziative e di idee, con cui era facile socializzare e condividere esperienze. Apprezzavo Santa per la sua semplicità, schiettezza, ma anche per la sua caparbietà, ostinatezza nell'affermare i suoi principi, i suoi valori. Non cedeva di fronte a chi la contrastava, ma reggeva il confronto, sostenendo con fermezza le sue tesi.

"Aiutami, Maria, a farmi io stessa Parola in Cristo viva, per identificarmi con Lui."
(Santa Scorese, 1989)

Santa non si lasciava calpestare da nessuno, ma non calpestava nemmeno gli altri, anzi era sempre pronta ad intervenire, quando c'era da difendere, per giusta causa, qualcuno. Il profondo senso di religiosità che avvertivo in lei non era soltanto il recarsi in chiesa, prima di andare a scuola, ma era un sentimento religioso dinamico, attivo, pratico, che si evidenziava subito nei rapporti che riusciva a creare con gli altri. Questa per me è stata Santa: un'amica con cui ho parlato, riso, litigato, cantato, discusso; un'amica con cui sono cresciuta, ho imparato a vivere" (14).

Intraprendente, vivace, sì ma anche una persona che non teme di testimoniare la sua fede pure in luoghi difficili quali la scuola:

"Con lei sono stato al "Flacco" (15) negli anni (per me!) tempestosi del Liceo: lei, cattolica praticante ed intransigente, io comunista, rivoluzionario e senza Dio.

In classe, ad ogni mio proclama ateistico, Santa insorgeva come una prode Crociata d'altri tempi, suscitando in me ilarità e a volte disprezzo. Lei, questa ragazzina sincera e decisa, buona ma testarda, "osava" parlare di Dio tra miscredenti e bestemmiatori, con una tenacia e una sicurezza a me inspiegabili. Inutile dire che per noi la gente come Santa era catalogata sbrigativamente nell'elenco dei "nemici di classe".

Ma qualcosa mi convinse subito che, evidentemente, l'attaccamento costante e convinto ai nostri ideali aveva costruito tra noi un legame forte e bello: scoprii, tardi purtroppo, che la "reazionaria" Santa, la "controrivoluzionaria" Santa, era stata la più solerte nel tentativo di farmi liberare dalla Polizia in una stupendamente tragica mattina di un lontano novembre! Quella "cristiana" aveva perdonato il suo principale calunniatore e aveva mobilitato le forze dello spirito e della carne (pregando e chiamando a soccorrermi, credo, dei poliziotti) in mio aiuto.

La mia ricerca spirituale ora mi spinge ad interrogarmi sul ruolo profetico di alcuni incontri nel corso della mia vita, primo tra i quali, appunto, Santa Scorese. Sono ancora un senza Dio, ma sto ricercando quello che Santa aveva trovato: l'amore per il prossimo" (16).

Una vita in Maria

Santa parla spesso della sua esperienza mariana, sia quando vive situazioni positive sia quando la prova bussa alla sua porta. Tra le tante espressioni, riportiamo alcune che lei stessa scrive in lettere diverse:

"La consacrazione all'Immacolata, modello perfetto di donna, è un grande dono che Padre Kolbe mi ha fatto e la cui preziosità vado scoprendo man mano che la vivo" (17).

"Noi abbiamo un grande ideale che è l'Immacolata! E chi meglio di Lei può esserci maestra nel nostro viaggio?... Pensa, il nostro cuore è dell'Immacolata ed è sicuro che non andrà perduto, ma anzi che Lei ci condurrà a Cristo! Sono queste certezze che ci devono far andare avanti, anche controcorrente; e vale la pena giocarsi l'esistenza per il Regno dei Cieli!" (18).

"[Noi] ci consacriamo a Maria ma, (...) è soprattutto Lei ad impegnarsi da quel momento nei nostri confronti. Questa certezza mi rende molto più serena e fiduciosa, perché so che qualunque cosa mi accadrà, Lei non mi lascerà sola. In fondo Padre Kolbe diceva: "Chi è dell'Immacolata non andrà perduto!"" (19).

"Veramente, se Maria non mi avesse preso per mano, ora non sarei qui a "soffrire e offrire" questi dolori; ma avere Lei come punto di riferimento, come guida, mi dà la certezza di non essere sola e che il dolore porta sempre i suoi frutti. Non è forse diventata mia Madre proprio sotto la croce? Non so a cosa e a chi potrà servire la mia sofferenza, ma sono pronta ad offrirla perché Dio saprà trasformarla in gioia" (20).

Una vita in ricerca e in preghiera

E' una realtà che cogliamo anche da questa sua preghiera:

"Vorrei vivere come un giglio, godere dell'abbondanza che dai, del caldo sole dell'estate, delle prime piogge di autunno, del gelo dell'inverno e del canto degli uccelli di primavera! Vorrei essere una vela che solca i mari, gli oceani, che si perde completamente nella Tua immensità.

Vorrei avere le ali di un'aquila e spiccare voli sempre più alti verso di Te, che sei l'Altissimo e non accontentarmi delle basse quote. Vorrei essere musica che giunge ai tuoi orecchi e portarti la gioia. Vorrei, vorrei... quante cose vorrei essere, ma io sono quella che sono e sono quella che Tu hai voluto.

Mio Signore, allora, accoglimi tra le tue braccia tenere di Padre, di Fratello e di Sposo e dammi di esser per te e solo così sarò giglio, vela, aquila, musica perché Tu sei tutto questo.

Canto la gioia di averti incontrato, di essere amata, desiderata da Te. Il mio cuore canta e sente che deve battere solo per Te, come il cuore di Maria, con il suo stesso cuore. Ti lodo, Padre Buono perché non sono sola, ma mi hai dato una Madre ed un gran numero di fratelli per cantare insieme il mio grazie. Dio di Misericordia, di Perdono, di Pace e di Gioia, Ti amo!!!" (21).

"Non so a cosa e a chi potrà servire la mia sofferenza, ma sono pronta ad offrirla perché Dio saprà trasformarla in gioia." (Santa Scorese)

Una vita orientata verso Dio

In alcuni appunti personali di Santa, troviamo:

"L'incontro di Francesco con il Crocifisso, gli ha cambiato la vita. L'incontro con il Crocifisso implica la spoliazione. Francesco, spogliandosi, conosce suo Padre e quest'esperienza gli permetterà di cominciare una vita nuova. (...) Veramente, più che mai mi rendo conto che la croce è il fulcro della storia del mondo, della mia storia. Ora più che mai capisco come l'incontro con Gesù e la sua risurrezione è stato per me la molla che mi ha spinta a prendere coscienza della mia condizione e a capire il modo per poter vivere realmente quello che Gesù ha predicato e vissuto" (22).

"Io volevo sapere la tua volontà, Gesù? Me l'hai manifestata ed ora eccomi qui davanti a te per dirti che nonostante il dolore che c'è nel mio cuore, sento una strana pace in fondo. In questo momento mi chiedi di scegliere tra te e il mondo, tra te e me, tra quell'essere insignificante che sono e quel prodigio che mi potresti fare diventare.

Sai bene quanto sia attaccata alle mie cose, alle persone che mi stanno accanto, quanto sia gelosa di tutto questo e proprio per questo mi chiedi un taglio netto, radicale. Sembra follia, ma è così. Se restassi dove sono sarei come sono, e invece io voglio cambiare, essere sempre più di Maria, essere libera di amare ed essere amata. (...) Se mi chiedi questo sono sicura che mi darai forza nelle ali e se per il mio peso non dovessi riuscire a volare, avrei comunque manifestato la tua potenza e la tua misericordia. Tu sei Amore e vuoi amore, vuoi che io sia amore.

(...) Ti dico il mio grazie e ti dono, per le mani di Maria, tutta me stessa. (...) Che io viva con Maria, come Maria per rendere lode a te Signore, che ti chini ogni giorno sulla mia povertà" (23).

Una vita donata

Il 15 marzo 1991 Santa è stata mortalmente pugnalata sulla soglia della sua casa dal giovane che la perseguitava ormai da tre anni. "Scortata" fino a casa dopo un incontro in parrocchia, aveva appena salutato gli amici, credendosi ormai al sicuro. Invece l'attendeva lo scempio del corpo, crivellato da numerose ferite mortali. Inutili sono state le sue grida: i soccorsi sono arrivati troppo tardi. Una macchina privata in una folle, ma inutile corsa, l'ha trasportata ormai dissanguata all'ospedale, mentre lei, sempre più debolmente, invocava Maria.

Veramente breve la vita di Santa, ma vissuta nella piena coerenza al suo essere cristiana e consacrata all'Immacolata. Una vita in cui gioia e dolore, momenti di incertezza e momenti di forte impegno, e soprattutto un grande, profondo, totalitario amore a Cristo e ai fratelli, si sono armoniosamente intrecciati.

"L'Immacolata ci chiede di
essere coerenti, testimoni,
docili alla volontà di Dio."
(Santa Scorese, Maggio 1988)

Pochi giorni prima della sua morte, a conferma di questo amore a Cristo, in seguito all'ennesima minaccia del suo persecutore, aveva detto al suo confessore: "Se mi accadesse qualcosa, sappia che io scelgo Dio!".

Santa, che ha vissuto di Maria e con Maria, lascia a noi come eredità non solo una testimonianza, ma un invito che raccogliamo da quanto lei stessa aveva detto ad alcuni giovani di Bari nel giorno della loro consacrazione all'Immacolata:

"L'Immacolata ci ama immensamente! È questa una certezza che Cristo ci ha dato, ci dà e ci ricorda ancora Padre Kolbe, l'uomo del nostro tempo che ha voluto consacrare tutta la sua vita a Lei.

Il nostro cuore è pieno di gioia quando vediamo che altri giovani, come noi, si consacrano all'Immacolata. Vuol dire che la nostra famiglia cresce e che non siamo soli a vivere nella nostra città, nel nostro ambiente, l'amore a Lei, ma c'è un filo che ci unisce e una culla che ci accoglie: il cuore della Madre.

Certo, vivere la consacrazione all'Immacolata richiede un certo impegno. Ci chiede di essere coerenti, di essere testimoni, di essere docili alla volontà di Dio, e queste, ci rendiamo conto e ne facciamo l'esperienza, sono cose che richiedono un certo sforzo. Ma c'è una certezza che ci accompagna e deve accompagnare ciascuno di voi che ha appena accolto Maria nella sua vita: la Madre è con noi e non ci abbandona nemmeno per un istante.

Noi, a cui Cristo ha detto: "Ecco tua Madre", sentiamo di dovere impegnarci sempre di più nell'essere fedeli all'impegno che abbiamo preso perché possiamo essere, per voi, testimoni autentici della presenza di Maria nella nostra vita. Vogliamo che da questo momento in poi la nostra esistenza sia spesa in una gara in cui si concorre per la perfezione in Cristo, avendo come Stella, punto di riferimento, la Madre.

Il Signore vi ha fatto un grande dono e voi con cuore docile e disponibile lo avete accolto. Però, Maria è il nostro tesoro, è l'aiuto che Gesù ci ha dato dalla croce e proprio per questo, insieme a noi, voi dovete portarlo agli altri, perché anche loro possano accoglierlo, condividerlo e farlo conoscere. La consacrazione chiede anche un forte impegno nell'apostolato!

Non siate chiusi, ma pronti a portare Maria per le strade del mondo, qualunque sia la vostra vocazione! Stiamo sperimentando quanto il mondo abbia bisogno, ora più che mai, di modelli. E quale modello migliore di Maria Gesù poteva darci?

Il mondo vi aspetta, ci aspetta, aspetta Maria, aspetta Cristo. Noi vi diamo il benvenuto in questa grande e bella famiglia e ci impegniamo a pregare per voi, perché giorno dopo giorno scopriate la grandezza dell'Immacolata e la sua disponibilità nel farsi sempre via sicura per arrivare a Cristo" (24).

Francesco... Chiara... Massimiliano... Santa... volti, nomi, storie, strade, mete ormai raggiunte. Francesco... Chiara... Massimiliano... Santa... hanno fatto la loro parte, ora l'Immacolata ci sostenga nel fare la nostra!


Note:
14.
Carmencita Picaro, Anche sul mare volano le aquile. Biografia della Serva di Dio Santa Scorese, Bologna 1999², p. 20.
15. Liceo-Ginnasio "Orazio Flacco" di Bari.
16. Carmencita Picaro, op.cit. pp.23-24.
17. Ib. p.64.
18. Ib. pp.64-65.
19. Ib. p.65.
20. Ib. p.65.
21. Missionarie dell'Immacolata - Padre Kolbe, a cura di, Ho scelto Te. Autobiografia spirituale di Santa Scorese, Edizioni dell'Immacolata, Bologna 1998², p. 71-72.
22. Santa Scorese, L'attirerò a me. Scritti spirituali di una Serva di Dio, op. cit., p. 234.
23. Ib. p.241.
24. Missionarie dell'Immacolata - Padre Kolbe, a cura di, Ho scelto Te. Autobiografia spirituale di Santa Scorese, op. cit., p. 52-53.

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