Il Santuario della Madonna di Loreto
ad Acireale (Catania)

Antonino Terranova

Testo tratto da: Antonino Terranova, Il Santuario Maria SS.di Loreto in Acireale, Galatea Editrice, 2000. Pubblicato sul Messaggio della Santa Casa – Mensile del Santuario di Loreto, nel n.7 di Luglio 2004.

Sul declivio settentrionale della parte alta di Acireale (Catania), si eleva, non molto distante dal centro urbano, un’amena collina. Questo poggio delizioso, posto tra l’azzurro mare Ionio e la lussureggiante vegetazione sormontata dalla maestosità del vulcano Etna, è una vera oasi di pace, resa più suggestiva dalla presenza di un Santuario dedicato a Maria SS. di Loreto.

La Cattedrale di Acireale (Catania),
dove Mons. Fernando Cento fu Vescovo
dal 1922 al 1926.

L’origine di questo Santuario risale al periodo in cui la Sicilia era sotto il dominio di re Carlo V e la città di Aquilia Nuova (che poi si sarebbe chiamata Acireale) si era da poco liberata dalla schiavitù baronale ritornando al demanio regale.

In questo periodo, e precisamente il 28 aprile del 1568, può essere fissata la nascita del Santuario. Infatti, un eremita di nome Giovanni Maccarrone acquistò dal "Segreto" Alessandro, cioè dal rappresentante del viceré di Sicilia, un appezzamento di terreno in contrada Mandra di Vasta, che si trova nella zona dove oggi sorge proprio il Santuario. In tale località l’eremita Giovanni, qualche anno dopo, intorno al 1553, cominciava ad edificare una piccola chiesa, dalle dimensioni di un altarino, dedicata alla Vergine Lauretana.

Ben presto il luogo divenne frequentato dai viandanti, i quali vi sostavano pregando e nngraziando la Madonna per essere usciti sani e salvi dai boschi circostanti, che erano infestati dai briganti che rapinavano coloro che, per commercio, provenivano dalla parte di Messina o vi si recavano.

Con il trascorrere degli anni Fra Giovanni Maccarrone ingrandì la primitiva chiesetta dando alla stessa le dimensioni della casa di Nazaret, cioè della chiesa esistente a Loreto nelle Marche.

Dopo la morte del suo fondatore, datata il 4 marzo del 1626, la chiesa diventò Santuario, grazie alla fama che crebbe notevolmente non solo in città ma anche nelle altre località vicine e - ben presto - in tutta la Sicilia orientale. La chiesetta diventò così meta di eremiti che in essa e in alcuni locali adiacenti trovavano ospitalità e conforto nella preghiera.

A causa dei numerosi ed assidui pellegrinaggi al Santuario di Loreto da parte di persone provenienti da ogni dove, il 3 maggio 1653 venne istituito nella città di Acireale un "Ospizio dei pellegrini", dedicato alla martire S.Venera.

Molti accorrevano al Santuario a chiedere grazie particolari alla Vergine Lauretana, o a ringraziarla per lo scampato pericolo. Si ricorda in particolare quando, nel 1669, si verificò la spaventosa eruzione dell’Etna che, oltre a coprire enormi distese di terreni coltivati e numerosi villaggi, minacciò da vicino la città di Catania. I cittadini di Acireale si riunirono in processione e per diverse sere andarono a chiedere la grazia alla Madonna di Loreto.

Un'antica foto del Santuario della Madonna di Loreto
ad Acireale, alle falde dell'Etna.

Ben presto il luogo divenne frequentato dai viandanti, i quali vi sostavano pregando e nngraziando la Madonna per essere usciti sani e salvi dai boschi circostanti, che erano infestati dai briganti che rapinavano coloro che, per commercio, provenivano dalla parte di Messina o vi si recavano.

Con il trascorrere degli anni Fra Giovanni Maccarrone ingrandì la primitiva chiesetta dando alla stessa le dimensioni della casa di Nazaret, cioè della chiesa esistente a Loreto nelle Marche.

Dopo la morte del suo fondatore, datata il 4 marzo del 1626, la chiesa diventò Santuario, grazie alla fama che crebbe notevolmente non solo in città ma anche nelle altre località vicine e - ben presto - in tutta la Sicilia orientale. La chiesetta diventò così meta di eremiti che in essa e in alcuni locali adiacenti trovavano ospitalità e conforto nella preghiera.

Il giorno 2 aprile dello stesso anno - a causa del pericolo rappresentato dalla lava - il vicario di Acireale, Giuseppe Cavallaio, guidò una processione che, partendo dalla chiesa matrice (l’attuale Cattedrale), portò le reliquie di S.Venera fino al Santuario di Loreto. Altre processioni furono organizzate dal popolo acese negli anni che vanno dal 1674 al 1678, in occasione della guerra tra Francia e Spagna.

In occasione del disastroso terremoto dell’11 gennaio del 1693, che causò migliaia di morti, il Santuario fu seriamente danneggiato e crollò la primitiva cappella costruita da Fra Giovanni, mentre miracolosamente intatta rimase la cappella della Madonna di Loreto, che era stata costruita "a somiglianza della Santa Casa".

Per diversi anni gli acesi andarono in processione al Santuario il giorno 11 gennaio. Nel 1738, e per due anni di seguito, fu ospite del Santuario, come eremita, Fra Rosario Campione di Acireale, che in seguito avrebbe fondato l’eremo di S. Anna.

Le opere d’arte del Santuario si rifanno al pittore acese Pietro Paolo Vasta, aiutato dal figlio Alessandro, che dopo le prime pitture di Matteo Ragonisi, si occupò nel 1753 di abbellire il Santuario.

Santuario della Madonna di Loreto di Acireale. La statua della Vergine col Bambino, sul modello di quella esistente nella Santa Casa lauretana, opera di Manrico Marinozzi da Pollenza. E' stata qui posta alla venerazione dei fedeli nel 1925 dall'allora Vescovo di Acireale Mons.Fernando Cento, anch'egli originario di Pollenza. Accanto all'altare le figure dei profeti Davide e Isaia.
[Foto di Daniela Muzi]

Il Vasta eseguì nelle pareti del coretto gli affreschi di tre sante siciliane: S.Venera, S.Agata, S.Lucia e di S. Caterina di Alessandria. Nella volta dipinse Adamo ed Eva sedotti dal serpente attorcigliato ad un albero. Dello stesso pittore sono le pitture di Davide e Isaia che indicano la cappella dove è ospitata la statua della Vergine donata neI 1925 dal vescovo mons. Fernando Cento (1). Questa cappella ospitava inizialmente un quadro che rappresentava la Madonna di Loreto. Nella parte orientale della volta il Paolo Vasta realizzò l’affresco che rappresenta Dio mentre si rivolge all’arcangelo Gabriele per inviarlo alla Vergine Maria.

Matteo Ragonisi fu invece artefice del quadro che rappresenta la Vergine con il Bambino Gesù e che si trova collocato sull’altare centrale. Alla destra è tumulato, per suo espresso desiderio, Mons.Gerlando Maria Genuardi, primo vescovo di Acireale (1839-1907).

Il 20 luglio 2000, su richiesta del rettore-parroco Don Francesco D’Urso, la parrocchia-santuario di Maria SS.ma di Loreto in Acireale è stata aggregata alla Congregazione Universale della Santa Casa.


Nota
1.
Scolpita dallo scultore marchigiano Manrico Marinozzi. Vedi l’articolo in questo stesso sito: La statua della Madonna di Loreto di Manrico Marinozzi per il Santuario di Acireale (Catania) ,di Egidio Ridolfo s.j.


E-mail: gesunuovo@yahoo.it

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