S.Maria Goretti:
  La ragazza del coraggio

Rev. Rawley Myers
[Traduzione dall'inglese di Sonia Andreoli]

"Maria Goretti è un eccellente modello da imitare
per l'odierna gioventù cristiana,
messo a confronto con il mare dilangante di immoralità
diffuso nel mondo dai moderni mezzi di comunicazione."

Era un caldo ed umido giorno di luglio e Maria, dopo pranzo, tornò a casa dalla trebbiatura e cominciò a cucire. Aveva solamente dodici anni quando suo padre, Luigi Goretti, morì e sua madre e i suoi fratelli lavoravano nei campi, mentre lei si occupava delle faccende domestiche.

Il martirio di Santa Maria Goretti

Vivevano vicino ad Anzio e Nettuno, in Italia, in una casa che condividevano con un vedovo Giovanni Serenelli e suo figlio, Alessandro, di diciannove anni. In quel giorno Giovanni rimase seduto sui gradini vicini alla casa dove vivevano, dicendo di non sentirsi bene. La sorellina di Maria, Teresa, si era addormentata su di una coperta in cima ai gradini.

Alessandro disse a Maria quanto fosse bella, tentando in tutti i modi di sedurla, profferendo ogni oscenità e minacciando di morte sia lei che sua madre se l'avesse detto a qualcuno.

In seguito Alessandro, mentre guidava un carretto, lasciò il lavoro nei campi, dicendo che doveva tornare a casa per prendere qualcosa.

Scese dal carro, parlò con suo padre che sonnecchiava e salì di corsa i gradini per arrivare a casa, entrando nella sua stanza senza dir nulla a Maria che stava cucendo. Cominciò a chiamarla con insistenza, ma lei non rispondeva continuando nel suo lavoro. Infuriatosi e preso da un eccesso di passione, la trascinò con violenza in cucina e chiuse la porta dietro di loro.

Maria, capendo le sue intenzioni, lottò contro di lui ed in lacrime urlava: "No, è peccato! Dio non vuole questo, andrai all'inferno!"

L'ira di Alessandro si accresceva sempre di più dinanzi alle sue resistenze e cominciò a minacciarla con un coltello mentre lei urlava: "No, no!"ma lui cominciò a colpirla più volte.

Maria urlò per farsi aiutare, ma nessuno la sentì, dato che la porta chiusa era pesante e c'era un forte rumore causato dalla trebbiatura.

Maria si trascinò fino alla porta, ma, preso da un raptus frenetico, Alessandro la pugnalò per più di sei volte, dopo lasciò cadere il coltello e corse via dalla stanza chiudendo la porta.

Il padre di Alessandro non udì le urla di Maria perchè stava dormendo ma fu svegliato dalle grida dei bambini. Subito accorse e, trovando Maria in un lago di sangue, chiamò i soccorsi.

Il corpo di Maria era orribilmente lacerato e lei era viva per miracolo ma riusciva appena a respirare. Sua madre, nel vederla in quelle condizioni, svenne.

Si domandarono chi avesse potuto compiere un'azione così terribile ed ella sussurrò: "E' stato Alessandro. Ha cercato di farmi peccare ma non ha potuto, io non potevo, non ho voluto farlo" La ragazza fu portata all'ospedale in una città poco distante.

La polizia venne ad interrogare Alessandro, mentre una folla di contadini stava circondando la casa per linciarlo. Ci vollero molte guardie per poterlo arrestare.

I dottori si stupirono che Maria fosse ancora viva nonostante il suo corpicino fosse coperto di sangue, ma dissero che non sarebbe potuta sopravvivere e mandarono a chiamare un prete. Uno di loro disse: "Questa ragazza è un angelo."

Maria stava soffrendo molto ma ugualmente disse: "Sto bene." Sua madre, in lacrime, le diede il crocifisso perchè lo baciasse e le desse conforto.

Il cappellano la iscrisse tra i Bambini di Maria e le appese al collo un nastrino verde con una medaglia benedetta che lei baciava spesso. Perdonò Alessandrò ericevette ferventemente la Santa Comunione per l'ultima volta. Disse: "Gesù, fa che io ti veda presto in Paradiso."

Il corpo di S. Maria Goretti nel Santuario di Nostra Signora della Grazia (Nettuno, Italia)

Il dolore era straziante, quando sua madre le chiese di pregare per tutti loro, Maria non riusciva più a parlare, ma, i suoi occhi, parlarono per lei dicendo che l'avrebbe fatto. Dopo di ciò, Maria salì in cielo.

Al funerale, mentre pregavano, tutti chiesero a lei di pregare per loro.

Questa ragazza, bella nel corpo e nell'anima fu canonizzata da Papa Pio XII il 24 Giugno 1950alla presenza di sua madre. Si festeggia la sua nascita in cielo il 6 Luglio.

Il Santo Padre, parlando di Maria, la definì come "il perfetto frutto di bontà nato da una famiglia cristiana dove si prega." Questo "vecchio modo di educare" non dovrebbe mai essere superato.

Egli disse che questa ragazza di campagna, non istruita "una umile figlia del popolo si è estremamente elevata." Ella ha sopportato ed accettato terribili difficoltà nella sua vita distinguendosi per la sua purezza, ma anche per il suo amore per le cose spirituali, la dociltà dimostrata ai genitori, l'accettazione del duro lavoro e della povertà ed un grande amore per Gesù Sacramentato insieme alla devozione per la sua Santa Madre.

Dalla sua dipartita, Maria ha intercesso presso Dio operando numerose guarigioni e miracoli, inclusa la conversione del suo assassino.

Il Santo Padre rilevò, durante la sua canonizzazione che Maria aveva scelto "l'unica strada che porta verso il Cielo, con la religiosità, l'amore per Cristo, e la rigorosa ed eroica osservanza dei suoi comandamenti."

Maria Goretti è un eccelso modello di intercessione per l'attuale gioventù cristiana, confrontata con il mare di impurità propagada dai media.

Ella, con il suo spirito sereno e la gioia derivata dalla sua purezza di cuore rappresenta un rifugio ed una protezione sia per i bambini che per i ragazzi.

[Pubblicato su "The Blue Army of Our Lady of Fatima", Washington, USA.]


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